IL “CONTENZIOSO” DI RANALDI NEL NOSTRO ART HOTEL DI FIRENZE
Min. readingUn’opera di valore e dimensioni importanti.
Diciamocelo, nel linguaggio di ogni giorno, la parola contenzioso è solitamente associata a una faccenda non propriamente piacevole. Fortunatamente, nel nostro caso essa assume tutt’altra connotazione, poiché si lega alla presenza di una nuova opera d’arte che va ad aggiungersi alla collezione del nostro art hotel di Firenze Hotel Il Guelfo Bianco!
Nel caso specifico, si tratta di due tele bianche di notevoli dimensioni, sulle quali la superba mano di un artista fuori dal comune come Renato Ranaldi emerge ancor di più, esaltando la dimensione materica dell’opera grazie a una tecnica raffinata, figlia di percorso artistico ed espositivo noto in Italia e all’estero.
Attivo fin dagli anni Sessanta, Ranaldi è una mente di fervida immaginazione alla quale piace capovolgere e stravolgere i piani stabiliti, dando vita su tela, ma pure attraverso installazioni e svariati utilizzi della materia, al concetto di ‘bilico’, all’interno del quale gli elementi di un’opera appaiono in qualche modo in ‘pericolo’, allo scopo di richiamare l’attenzione.
“Contenzioso” dunque riflette puntualmente la condizione di rischio, presentando due tele separate, unite solamente da un gioco di colore che le unisce fisicamente. Tra il bianco assoluto degli spazi, la massa di vividi colori, sovrapposti l’uno con l’altro, crea un necessario trait d’union sospeso nello spazio e conteso dalle tele.
Sebbene l’opera contenga il concetto della precarietà ed esprima senz’altro la parvenza di una disputa per il colore, essa non ci ha mai inquietato. Al contrario, la sua originalità e le sue dimensioni, davvero notevoli, dato che misura oltre due metri e ben undici centimetri di spessore, hanno avuto su di noi un gradevole effetto che ci ha pienamente conquistati.
Una volta condivisa con mia moglie Luisa l’intenzione di acquistare il quadro, condizione sine qua non per procedere, l’unica questione rimasta sul tappeto era relativa al dove posizionare un quadro così grande. Se nelle camere non ci sarebbe entrato neppure per sbaglio, anche nella hall del Guelfo avrebbe avuto difficoltà a trovare una collocazione.
All’improvviso, la soluzione: la nuova dimora de il “Contenzioso” sarebbe stata Il Desco Bistrot, il nostro ristorante. Dopo un recente restauro, che ce lo ha restitutito a dire il vero ancor più bello ed accogliente, lo spazio non manca e neppure la giusta atmosfera, che ben si sposa con l’ampiezza e le sfumature di colore espresse dall’opera.
Soddisfatti per avere con noi un altro grande artista contemporaneo, per di più fiorentino, quindi praticamente a Km 0, ho l’onore e il piacere di invitarvi a Firenze per il weekend, sicuro che di fronte alla presenza del suo quadro e di un buon bicchiere di vino nessun contenzioso verrà sollevato!
A presto,
Alessandro Bargiacchi