L’INVERNO A FIRENZE PORTA LA ZUPPA!
Min. readingAi tavoli del nostro ristorante un piatto ‘povero‘ solo in apparenza.
È indubbio che l’inverno faccia nascere il desiderio di mangiare qualcosa di caldo, qualcosa in grado di darci conforto, nel fisico ma, sottilmente, anche nel profondo dell’anima. Al Guelfo Bianco, il nostro hotel con ristorante vegetariano a Firenze, la zuppa assolve magnificamente a questo compito.
È un piatto invernale e molto nutriente. La sua origine ci parla di un’Italia povera e contadina, dove, per mettere insieme la cena, bisognava spesso fare di necessità virtù.
Negli orti, le cipolle, i fagioli cannellini – in grado di conservarsi a lungo – e il cavolo nero, erano mescolati a quel che la terra offriva nella stagione fredda, dando vita a una cucina che alla tanto doveva alla fantasia.
Sembra strano allora che la Ribollita, la Carabaccia e le minestre di farro o ceci, siano le zuppe oggi più frequenti ai tavoli dei migliori ristoranti, dove si servono piatti deliziosi, le cui antiche ricette utilizzano prodotti IGP toscani di grande qualità, come il Farro della Garfagnana, il Fagiolo di Sorana e le Cipolle Rosse di Certaldo.
La rivoluzione viaggia così dalla campagna alla città, portando con sé la tradizione, sapori d’altri tempi e il valore di un mangiare sano, meno sofisticato e in linea con le attuali abitudini alimentari di vegetariani e vegani.
Scriveteci per maggiori informazioni e passate a trovarci all’Hotel il Guelfo Bianco e sedetevi al tavolo del nostro ristorante, dove la Zuppa di Farro è una delle nostre specialità invernali.
Noi la prepariamo così:
Zuppa di Farro
INGREDIENTI
Farro della Garfagnana Dop
Cannellini bio secchi 350gr
2 carote
2 coste di sedano
1 cipolla
1 scalogno
Aglio
Mazzetto aromatico (timo, rosmarino e salvia)
Sale e pepe qb
PROCEDURA
Mettere a lessare i fagioli (messi a mollo 12 ore prima) in circa 3lt d’acqua fredda e salata con un capo d’aglio “in camicia” (non sbucciato intero!) e il mazzetto di erbe aromatiche.
Quando saranno ben cotti passarne circa 2/3 al passaverdure (no al frullatore altrimenti rimangono un sacco di bucce) e rimettere la purea ottenuta nel brodo di cottura.
In una casseruola capiente a parte soffriggere gli odori tagliati precedentemente a brunoise per circa 10/15 minuti poi versare tutto il brodo con i fagioli.
Aggiustare di sale e di pepe e unire il farro (non ammollato). Far cuocere a fuoco dolce per circa un’ora (se servisse altra acqua aggiungere altra acqua bollente).
Per gustarla dobbiamo attendere circa un’ora dopo la cottura , si serve tiepida o calda con un filo di ottimo olio extravergine a crudo sopra, senza formaggio.